Armaù

Armaù nasce nella primavera del 2020 in piena pandemia, in un appartamento di Roma, città che mi ha ospitata durante gli studi all'Accademia delle arti orafe.


Impossibilitata a frequentare le lezioni, ho occupato le giornate dando vita a un piccolo brand artigianale con l'idea di raccontare, attraverso i gioielli, ciò che amo di più: la montagna (e in particolar modo la mia regione, la Valle d'Aosta).


Una volta tornata a casa tra i monti mi sono ritagliata un piccolo spazio per il laboratorio e ho finalmente dato il via al mio progetto.

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VDA mon amour

Sono nata e cresciuta in Valle d’Aosta, tra alte montagne e verdi pascoli.


Mi è sembrato così naturale racchiudere dei frammenti della mia terra nelle varie creazioni.


Cultura, usanze, profumi e sapori…


Perché al di là dei panorami da sogno e delle settimane bianche sulle piste, in questa piccola Regione c’è molto di più…

E questo è il mio modo di raccontarvelo!

Una montagna a 360°, fatta sì di vette innevate e paesaggi mozzafiato, ma anche di piccoli dettagli, tradizioni e soprattutto emozioni.


Affinché chiunque ami la montagna come la amo io possa portare tutto questo sempre con sé.

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Armaù - il nome

Armaù è il nome in patois (il dialetto valdostano) con cui si identifica il ranuncolo, un fiorellino giallo che cresce facilmente anche nelle zone più fredde e montuose.


Qui in Valle d’Aosta ne esistono diverse specie, tra cui il Ranunculus glacialis, che pensate, è stato rinvenuto sul Cervino a quota 4200m.


Un fiore semplice e umile che ben rappresenta l’idea alla base del mio brand.


E poi è giallo!

Tecnica e materiali di realizzazione

I gioielli Armaù sono realizzati in bronzo, un’antichissima lega di rame e stagno che fa di loro pezzi rustici e resistenti.


La creazione avviene attraverso l’altrettanto antica tecnica della cera persa, ampiamente usata nel corso della storia per la creazione di statue.


Il processo consiste nel creare il gioiello dapprima in cera, creando una vera e propria scultura da utilizzare poi come base per la creazione di un calco in gesso, all’interno del quale, in un secondo momento, verrà colato il metallo.


Infine, il gioiello ottenuto è rifinito e lucidato al banchetto con le classiche tecniche di oreficeria.


Il bronzo è affiancato da cordini e fettucce in cuoio o cotone e talvolta da piccole pietre e quarzetti raccolti personalmente qua e là tra i monti (trovo così affascinante che siano grezzi, irregolari e unici)!

Se ti interessa, trovi un piccolo approfondimento qui!



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